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Perché questa mappa non dovrebbe esistere? 

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L’odio uccide: è successo ripetutamente in passato, succede oggi sempre di più. Ne è convinta Lunaria, che ha realizzato il Report Nazionale sul monitoraggio dei delitti di odio, nel quale sono elencate le aggressioni razziste più gravi avvenute negli ultimi due anni, ponendo l’accento sulla necessità di attivare interventi di prevenzione e di contrasto efficaci a livello normativo, legale, sociale e culturale. «La violenza razzista si declina in varie forme», osservano i redattori del report. «Così come sono violenti, e disumani nei loro atti, gli autori delle violenze fisiche, lo sono anche i commenti razzisti che sempre più spesso accompagnano le notizie sui reati più gravi, e non solo. Nel 2015 Lunaria ha registrato 615 casi di violenze verbali: per lo più dichiarazioni razziste, affiancate da un buon numero di offese e minacce».

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Il report parte tuttavia dalle le statistiche ufficiali di riferimento, che tuttavia non consentono di “quantificare” in modo preciso i delitti di odio distinguendoli dalle altre tipologie di discriminazione e di razzismo. Per altro, come evidenziato in molti rapporti internazionali e da molti partecipanti ai seminari di formazione organizzati nel corso del progetto, solo una piccola parte dei delitti di odio effettivamente perpetrati trova un riscontro nelle statistiche ufficiali. In ogni caso, secondo i rapporti annuali più recenti dell’Odihr i crimini di odio segnalati da fonti ufficiali italiane sono stati 56 nel 2010, 472 nel 2013 e 596 nel 2014, cui si aggiungono, per il solo 2014, 114 casi segnalati dalle organizzazioni della società civile. Le 596 segnalazioni del 2014 hanno un movente razzista o etnico in 413 casi, un movente religioso in 153 casi; sono riferiti all’orientamento sessuale in 27 casi e alla disabilità in 3 casi. I reati razzisti includono 1 omicidio, 34 aggressioni, 11 danni alla proprietà, 9 casi di furto e rapina, 4 casi di vandalismo, 52 minacce, 3 casi di disturbo alla quiete pubblica e 299 casi non specificati. Guardando al “movente”, prevalgono i delitti che hanno avuto una matrice razzista o “etnica” (61.4%) o uno sfondo religioso (19,8%). Gli altri delitti segnalati sono riconducibili all’orientamento sessuale (15,7%), all’identità di genere (0,69)% o alla disabilità della vittima (1,9%).

Art. 3 - Principi Fondamentali Della Costituzione Italiana


Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.


È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Odio in Italia

Tolleranza Zero non dovrebbe esistere.

 

Tolleranza zero è un buon esempio di Web partecipativo. L'iniziativa permette di fare segnalazioni a chiunque sia stato soggetto a episodi di odio e intolleranza nelle strutture ricettive turistiche italiane o in qualsiasi altro luogo che ritenete opportuno citare. Vi invitiamo a diffondere sia la mappa che a scrivere di brutti episodi che vi sono accaduti: se siete proprietari di locali e volete mettere in cattiva luce il vostro concorrente.. cliccate la X in alto a destra!

 

La lotta all’omotransofobia, sessismo e xenofobia non si combatte solo a colpi di leggi dello Stato; la percezione e il conseguente atteggiamento che si ha nei confronti di particolari gruppi e situazioni personali è una questione culturale e di educazione alla diversità.

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